Isola di Ventotene: tutto quello che c’è da sapere
Nota ai Greci come pandataria cioè dispensatrice di ogni bene, Ventotene è un’isola incontaminata, una preziosa oasi a metà strada tra Ischia e Ponza.
Si può far rientrare a pieno titolo tra quelli che sono i gioielli indiscussi del patrimonio paesaggistico italiano perché qui si possono trovare spiagge da cartolina, natura ancora selvaggia e storia da scoprire.
I suoi 700 abitanti la fanno essere uno dei luoghi più piccoli dello Stivale, un luogo che nonostante la sua bellezza è rimasto tranquillo e silenzioso perché non troppo assalito dai turisti di tutto il mondo.
Gli avventori che non se la lasciano scappare solitamente sono i velisti e i turisti occasionali. Ed è proprio per questo motivo che chi ama le scoperte e le bellezze made in Italy non dovrebbe perdersi un viaggio tra i suoi angoli più nascosti.
Tra le cose più belle da vedere a Ventotene non ci sono soltanto spiagge, ma anche il porto romano, la Peschiera, le cisterne, il Museo della migrazione, Villa Giulia e il carcere di Santo Stefano.
Angoli che trasformano l’isola pontina in una perla preziosa per la sua bellezza e per la sua forza di restare un po’ selvaggia nonostante i tempi che corrono e il turismo sempre più esigente.
Cosa vedere a Ventotene
Essendo un’isola sarebbe banale dire che a Ventotene ci sono spiagge meravigliose da non perdere. Molte delle calette che questa isola offre rientrano nell’area marina protetta.
Tra quelle che si possono raggiungere a piedi ci sono Cala Nave (quella più frequentata dell’isola), Cala Rossano, Parata Grande e Parata della Postina.
Se si decide di andare oltre l’aspetto marinaro della vacanza ed è consigliato farlo, si potranno scoprire angoli unici.
Il porto romano è il luogo in cui meglio si sono conservate le testimonianze della colonizzazione romana. Si trova nello stesso luogo del porto moderno che è il punto di riferimento di Ventotene. La sua particolarità è che si tratta di un bacino scavato nel tufo.
Di romano c’è anche la Peschiera che si trova ai piedi del faro. Si tratta di una serie di vasche collegate al mare grazie a dei canali che si possono visitare soltanto a nuoto o con le immersioni. Impossibile arrivarci in altro modo.
Le cisterne sono due vasche per la raccolta di acqua piovana realizzate dai romani: la cisterna di Villa Stefania (700 metri quadrati) e quella dei Detenuti (1 chilometri quadrato).
Villa Giulia è un’altra delle attrazioni di Ventotene da non perdere. Una delle residenze imperiali di Ottaviano Augusto, questa Villa è a picco sul mare e il suo nome è dovuto alla figlia Giulia che venne inviata qui in esilio.
Poco fuori da Ventotene
Il carcere di Santo Stefano fu edificato nel 1795 dai Borbone ed è stato attivo nella sua funzione fino al 1965. Si trova a meno di un chilometro marino dall’isola (è a Santo Stefano) e si può raggiungere in pochi minuti via mare. La sua particolarità è data dalla struttura a ferro di cavallo realizzata così in modo che un unico guardiano potesse controllare tutte le celle insieme.